L’arco temporale
Lo Spettacolo Musicale “Sei uno di noi” inizia a Torino con la Festa Patronale di San Giovanni Battista del 24 Giugno 1920 e si conclude nella stessa città pochi giorni dopo il funerale di Pier Giorgio Frassati, avvenuto il 6 Luglio 1925. I due eventi si richiamano a vicenda: sono due feste con grande concorso di popolo, di tutti i ceti sociali, in un mondo che vedeva ancora distinzioni marcate tra nobili, borghesi, operai, proletari e sottoproletari.
Tuttavia, se è nell’ordine naturale delle cose che ci sia tanta gente ad una Festa Patronale, ciò che sorprende, e per certi versi risulta inaudito per l’epoca, è l’immensa folla immensa di tutti i ceti sociali che partecipa al funerale di un giovane appartenente all’alta borghesia. E questo fa sorgere una domanda, che resta aperta allora come oggi: chi è stato e chi è, veramente, Pier Giorgio Frassati?
Pier Giorgio Frassati
Pier Giorgio Frassati è un giovane, figlio di una ricca famiglia di Torino.
Un giovane che muore in pochissimi giorni, il 4 Luglio 1925, a soli 24 anni di età, stroncato da una malattia fulminante. È un giovane dinamico, appassionato della vita, sportivo, che guida l’automobile, va in montagna a scalare e a sciare, studia all’Università, ama le buone compagnie di ragazzi e ragazze. Insieme a questa dimensione ordinaria, però, arde in lui anche una Carità autentica ed eroica, del tutto sconosciuta a molti. Lui, il giovane-ricco, come evangelicamente potremmo chiamarlo, va a trovare e a sostenere i più poveri ed emarginati della sua città. Per questo Pier Giorgio si disvela clamorosamente al mondo nel giorno del suo funerale, quando i molti membri dall’alta borghesia, che vengono a porgere le condoglianze ai genitori ed ai familiari, si ritrovano in piazza, fianco a fianco, con migliaia di diseredati di Torino. Abbiamo avuto la grazia di avere in mano le pagine originali del quotidiano “La Stampa” del 7 Luglio 1925: esse descrivono il funerale di Pier Giorgio come un trionfo, un esplosivo quanto inspiegabile inno alla vita. Da questo evento comincia a manifestarsi, quasi fosse un’epifania, la santità nascosta di questo giovane, che per moltissimi è stato segno incarnato della Divina Provvidenza.
La famiglia
I genitori di Pier Giorgio, durante la sua giovane vita, hanno faticato non poco a comprendere la profondità di quel figlio così diverso dai suoi coetanei e così poco incline a soddisfare le aspettative sociali della famiglia.
Il Padre, Alfredo Frassati, era il fondatore del giornale La Stampa di Torino, Senatore del Regno d’Italia, Ambasciatore d’Italia in Germania. La madre, Adelaide Ametis, era pittrice apprezzata ed affermata, donna ben inserita nei salotti buoni di Torino.
Uno spettacolo musicale originale
"Sei uno di noi" è un lavoro completamente originale: dialoghi, musiche, testi delle canzoni, coreografie, costumi, scenografie. L’unica eccezione, tra le musiche, è quella del canto "Suffering Children", il cui testo originale è scritto sulla celeberrima "Aria sulla quarta corda" di Johann Sebastian Bach.
Il codice narrativo
In "Sei uno di noi", il personaggio che rappresenta Pier Giorgio Frassati appare solo in alcuni passaggi significativi, mentre sono coloro che lo hanno conosciuto bene nella quotidianità a raccontare la profondità della sua anima. Attraverso dialoghi, coreografie tematiche, musiche e canti, vengono narrati sia episodi significativi della sua vita, sia le dimensioni più intime e profonde della sua breve, ma intensa, esistenza.
I dialoghi
I principali dialoghi si svolgono nello studio del Dottor Junfreund, rinomato psicanalista. E’ un personaggio di fantasia, che cerca di spiegare non solo la profondità dell'animo umano, ma anche i singoli eventi e la grande storia dell'umanità seguendo un approccio privo di qualsiasi dimensione trascendentale. Questo approccio era comune agli inizi del Novecento e, pur con altre forme, è ancora oggi largamente diffuso.
Adelaide, personaggio che si ispira alla madre di Pier Giorgio, si rivolge al Dottor Junfreund per cercare una spiegazione razionale al comportamento di suo figlio, che non sembra rispondere alla rigida educazione impartita dalla famiglia, in particolare dal padre Alfredo, autorevole ed austero.
Anche il Signor Buglione, un piccolo industriale di mentalità borghese, si reca dal Dottor Junfreund. Il personaggio, sempre di fantasia, si ispira al padre di un amico di Pier Giorgio che non vede di buon occhio il giovane, considerandolo un po' pazzo e fanatico, un "cattolicone" di vecchio stampo. Nonostante non stimi Pier Giorgio, il Buglione apprezza però il potere e la posizione sociale del padre, Alfredo Frassati; per questo non può impedire a suo figlio di frequentare Pier Giorgio, di condividere i suoi valori cristiani ed il suo impegno sociale verso i più poveri.
Un solo dialogo e un monologo si svolgono nello studio del Cardinal Bonetti, Arcivescovo di Torino. Anche il Cardinale è un personaggio di fantasia, che il Dottor Junfreund consulta quando il suo approccio scientifico non riesce in alcun modo a spiegare i motivi che spingono Pier Giorgio ad agire in quel modo. Junfreund, ateo convinto, si rivolge tuttavia ad un uomo di Chiesa, noto sia per la sua spiritualità che per l’umile saggezza. Le parole del Cardinal Bonetti aiutano il Dottor Junfreund a superare la sua razionalità utilitaristica, che schiaccia l'animo ed impedisce di volare. Le scelte di Pier Giorgio, infatti, non sono irrazionali, ma sono dettate dall'Amore: un Amore radicato nel Vangelo.
I canti
I canti sono naturalmente il cuore di "Sei uno di noi": essi riprendono ed approfondiscono l’esperienza terrena di un giovane cristiano, che ha trovato nell’Amore Evangelico il senso pieno ed ultimo della sua esistenza.
L’affetto per Laura Hidalgo (canti: Eternerà ed Io ci credo già), una giovane compagna della FUCI che Pier Giorgio lascerà, segretamente e non senza grande dolore, per non dare un dispiacere alla famiglia, in particolare alla madre (canto: Libro dei ricordi).
La grande passione per la politica come servizio e il viaggio a Roma del 1922 con gli amici dell’Azione Cattolica per manifestare a favore del Papa, dove vengono coinvolti nei tafferugli, arrestati e poi liberati, anche grazie al fatto che Pier Giorgio è il figlio dell’Ambasciatore d’Italia in Germania (canto: Non c’è paura nel cuore).
La vicinanza e l’aiuto solidale ai minatori (canto: Il minatore), mandati a lavorare nelle profondità della terra per guadagnare il pane, senza diritti e, non di rado, lasciandoci la vita. A tal fine, Pier Giorgio, figlio di un Senatore, si era iscritto al Politecnico di Torino nella Facoltà d’Ingegneria Meccanica, con specializzazione in Ingegneria Mineraria: una scelta non casuale, ma dettata dal suo desiderio di condividere anche la futura vita professionale con i più miseri tra i lavoratori, cosa che solo la morte gli impedì di fare.
"Sei uno di noi" sottolinea anche un’altra dimensione fondamentale di Pier Giorgio: come all’inizio del secolo scorso, così anche oggi, in molti luoghi della terra, tra gli ultimi ci sono i bambini (canto: Suffering Children), che sono il presente e la speranza del mondo (canto: Il mondo ha bisogno di noi). Pier Giorgio li andava a trovare e ad aiutare nei sobborghi di Torino, in case fatiscenti, maleodoranti e malsane, dove probabilmente contrasse quella malattia fulminante che lo condusse alla prematura morte (canto: Senza me). Una morte che non ha segnato la fine, ma l’inizio fecondo di una nuova vita sia per lui, nella dimensione del Dio Eterno, ma anche per tutti coloro che lo hanno incontrato e conosciuto (canto: Solo l’amore fa miracoli). Lui dal Cielo è per noi, oggi, un esempio di santità ancora molto attuale (canto: Uno di noi).
Le coreografie
Le coreografie sono parte integrante della struttura narrativa di "Sei uno di noi" e descrivono elementi essenziali della vita di Pier Giorgio: la gioia della festa e lo stare insieme con gli amici (brano: 24 Giugno 1920); la preferenza per gli ultimi ed i lavoratori sfruttati (brani: Ultimiprimi e In catene); la preghiera e il rapporto con Dio (brani: Soli Deo gloria e Verso la meta); l’ardore nella guida delle automobili (brano: Tutti al volante); la passione per la montagna (brano: Impronte).
La modularità della realizzazione
"Sei uno di noi" è progettato per facilitare al massimo la sua realizzazione, fornendo tutto il materiale necessario. Tuttavia, lo spettacolo musicale ha una struttura modulare, che consente di utilizzarlo anche parzialmente, adattandolo alle possibilità delle singole realtà locali. Infine, alcune parti, come i canti "Il mondo ha bisogno di noi" e "Suffering Children", sono fruibili autonomamente dallo spettacolo, in altri contesti.
(Senza alcuna registrazione)
Si possono leggere, ascoltare e vedere i seguenti materiali sotto elencati:
(Compilando il modulo di registrazione)
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